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Il selvatico si mette in posa: ecco la vera natura dei Martani

Non è facile incontrare un picchio verde, una volpe, un gatto selvatico, un lupo, ma anche un verdone, un codirosso, uno sparviero…perfino una salamandrina con gli occhiali, a due passi da casa, sui Monti Martani. Oppure sì, è facile: basta volerli vedere, basta avere gli occhi curiosi, la capacità di stupirsi e il tempo giusto da dedicare alla ricerca. Meglio se con una macchina fotografica appresso.
David Francescangeli con il libro-viaggio fotografico “Monti Martani-natura da scoprire”, ci fa partecipi di questo suo sguardo prezioso. Uno sguardo che illumina. Non solo perché nelle sue foto c’è sempre la luce giusta, ma soprattutto perché è uno sguardo che ci aiuta a capire il luogo nel quale viviamo.

Le montagne, specie quelle troppo vicine alle città, a volte sembrano aver poco da dire, appaiono poco invitanti a chi le guarda dalla valle con sufficienza, pensando che le cose interessanti siano tutte qui e non lassù. Quelle montagne sono come un libro dimenticato su uno scaffale, chiuso. Ma un giorno, quando ci si decide ad aprirlo, ecco la meraviglia.

Certo ci vuole pazienza e perseveranza (Francescangeli dice che per riuscire a fare alcune foto ci ha messo anche due anni), ci vuole empatia con gli animali e con la natura (dice anche di essere diventato amico dei gatti selvatici). Ma soprattutto bisogna tornare ad essere quello che siamo, quello che erano i nostri antenati che vivevano su queste stesse montagne, quando interpretavano il volo degli uccelli e consideravano numinosa l’apparizione di un picchio verde, o di un lupo.

C’è una foto di David Francescangeli che, per chi vive questi luoghi, è più bella di quella del verdone esposto alla buriana con la quale ha vinto il concorso del National Geographic e che – giustamente – è stampata sulla copertina del suo libro.
Sulle ultime propaggini dei Monti Martani che precipitano verso la conca ternana, David ha catturato col suo obiettivo una volpe. Ma non in mezzo al bosco. La volpe è sulle rocce e sembra fermarsi un attimo. Si guarda intorno. Dietro di lei, in basso, le luci della città fanno da sfondo creando un singolare contrasto. Così la foto naturalistica si trasforma in qualcosa di più: sembra l’immagine simbolo del selvatico scacciato dalla civiltà dei lumi e delle luci artificiali che si prende la sua rivincita per essere ancora lì, per essere vivo e così vicino.  

Un gatto selvatico nei boschi dei Martani

Perché alla fine l’originalità della ricerca di David Francescangeli è proprio questa: aver riscoperto e rappresentato il selvatico sulle montagne a venti minuti da casa.

“Mai – dice David Francescangeli – avevo pensato alle mie, anzi, alle nostre montagne così vicine alla città, come luogo in cui la natura fosse ancora intatta e preservata. Poche sono le informazioni e le ricerche naturalistiche su questa piccola catena montuosa. D’altra parte, l’Umbria e l’Appennino centrale hanno luoghi e paesaggi sulla carta ben più importanti. Ma, quando non ho avuto più la possibilità di viaggiare in cerca di animali e paesaggi esotici lontani da casa e spesso fuori dall’Umbria, ho fatto di necessità virtù. Non ci avrei mai pensato, ma è stata questa la mia fortuna. Perché i Monti Martani, inaspettatamente, avevano ed hanno tuttora una Natura da scoprire”.

“Monti Martani, natura da scoprire”, di David Francescangeli
Presentazione il 20 dicembre alle ore 16 in BCT, sala del Caffè Letterario a Terni

3 pensieri riguardo “Il selvatico si mette in posa: ecco la vera natura dei Martani

  • Paolo SEGARELLI

    Dove è possibili acquistare il libro? Grazie e complimenti

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    • È stato finanziato dalla Fondazione Carit, è gratuito e in distribuzione alla sezione Stefano Zavka del Cai di Terni.

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