Una yurta sull’Appennino tra pecore e terremoto
«Fuori la neve continua a scendere silenziosa. È ormai quasi buio. Nella yurta invece è caldo. Bevo l’ultimo sorso dalla tazza e infilo la giacca per tornare al lavoro. Ciclopi, terremoti e bufere facciano quel che devono, io sono Marco Scolastici e dalla mia Itaca non me ne vado piú».
La storia del pastore che ha sconfitto il terremoto è diventata un libro: l’ha scritto Marco Scolastici dalla sua terra alta di Macereto, sotto al Bove. L’ha pubblicata Einaudi. E noi non vediamo l’ora di leggerla, perché è una storia che abbiamo assaggiato e condiviso come il pecorino dell’azienda Scolastici, dove abbiamo fatto festa, mangiato e ballato e soprattutto ci siamo resi conto che se cammini il terremoto resta indietro. Anche se cammini da yurta a yurta. Anche se non tutte le yurte d’Appennino sono ugualmente fortunate.
A fine settembre “Una yurta sull’Appennino” sarà nelle librerie. Lo aspettiamo.